martedì 20 maggio 2014

Lo hirayamashiro: un castello eclettico



Modellino del castello di Himeji che si trova all'ingresso della stazione. Himeji è un tipico esempio di hirayamajiro, sorgendo sui due colli Hime (45.6 mt slm) e Sagi.


Il castello di pianura e montagna, o hirayamashiro 平山城, è una via di mezzo tra il castello arroccato su un monte e quello che si estende al centro di una pianura.

In periodo Sengoku la situazione politica stava cambiando: i daimyō minori venivano sopraffatti e scomparivano dalla scena, mentre quelli più potenti avevano bisogno non solo di una roccaforte, ma di un centro da cui controllare domini sempre più vasti.

Anche il modo di combattere era cambiato: se prima gli scontri erano individuali e ravvicinati, alla fine del XVI secolo in Giappone era già stato introdotto il moschetto e quindi le fortezze necessitavano di spazi più ampi, che tenessero i difensori al di fuori della portata delle armi avversarie.

In questa nuova ottica, il principale vantaggio degli yamashiro, quello di essere costruiti in luoghi difficili da raggiungere, diventa uno svantaggio. Infatti, le vette scoscese di un monte non offrivano lo spazio necessario a costruire i numerosi edifici necessari al quartier generale di un Sengoku daimyō, né quello per difese efficaci contro le nuove armi.

Per risolvere questi problemi si trova ispirazione in un modello più antico, che vedeva la yakata 館, la dimora del signore, costruita ai piedi del monte e la rocca nascosta in un luogo difficilmente accessibile, ma il tutto adesso è parte di un'unica, vasta fortezza.

Ora, oltre alla cresta del monte, si fortificano anche i suoi pendii.
Il cuore del castello viene posto su un'altura, generalmente un basso colle (anche di poche decine di metri) siuato al centro di una pianura, in una posizione strategica anche dal punto di vista economico.

La cima è dunque riservata allo honamaru 本丸, il cortile principale, che accoglie il mastio e costituisce l'ultima e più importante linea di difesa.
Ad un'altezza inferiore viene ricavato il secondo recinto (ni no maru 二の丸) e poi, ai piedi del monte, si allargano i cortili che accolgono le residenze del signore e delle truppe e gli edifici di rappresentanza, nonché quelli dedicati al governo dello han 藩.

Questi castelli però non possono più sfruttare la naturale impervietà del terreno montuoso e i loro costruttori iniziano a ingegnarsi per creare difese sempre migliori e più impenetrabili, come le mura in pietra (ishigaki 石垣), i fossati pieni d'acqua, terrapieni e torri perimetrali. Tutti elementi già esistenti, ma che qui vengono migliorati, ingranditi e accorpati e che andranno continuamente espandendosi fino a trovare la loro dimensione ideale nei castelli di pianura.


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