martedì 17 maggio 2016

Il terremoto di Kumamoto dell'aprile 2016

Il nagabei 長塀 lungo il fiume Tsuboi
Tra il 14 e il 16 aprile 2016, esattamente un mese fa, due forti scosse di terremoto hanno colpito il Kyūshū, la più meridionale delle quattro isole giapponesi. Il livello di intensità sismica sulla scala nipponica è stato 7,3, noi occidentali lo abbiamo classificato di magnitudine 7, ovvero il grado più alto registrato fino ad oggi in quella parte dell'arcipelago.
L'epicentro è stato localizzato proprio al di sotto di una popolosa città: Kumamoto 熊本, a cinque chilometri a sud dell'omonimo castello. 
I morti sono stati 49, i feriti quasi 1500.

Qui ve ne parlo perché anche i danni materiali sono stati ingenti e il castello di Kumamoto, considerato uno dei tre più belli del Giappone, non ne è stato risparmiato. Non solo le belle mura in pietra attribuite a Katō Kiyomasa 加藤清正 sono crollate in più punti, ma molte strutture considerate Importanti Proprietà Culturali 重要文化財, ovvero edifici storici di notevole importanza, sono collassate al seguito delle pesanti pietre che le sorreggevano, trasformandosi in cumuli di macerie.

Da sinistra: la Gokan yagura, la Kita Jūhachikan yagura e
la Higashi Jūhachikan yagura, Importanti Proprietà Culturali
Il tenshu 天守, una moderna costruzione in cemento armato, ha perso le sue tegole e i due bei shachihoko 鯱 che ne decoravano il tetto. Il basamento in pietra (tenshudai 天守台) su cui si innalza si è spostato e ora la torre pende verso nord, ma è ancora in piedi e tutto sommato non ha subito grossi danni.

Iidamaru gokai yagura 飯田丸五階櫓
Anche la torre a cinque piani del cortile Iida (Iidamaru gokai yagura 飯田丸五階櫓), una ricostruzione in legno fedele all'originale bruciato alla fine del XIX secolo, si è salvata, sebbene rimanga in piedi sfidando le leggi della fisica e la forza di gravità, sorretta da una stretta fila di pietre disposte con maestria nei secoli passati.





La Iidamaru Gokai Yagura dopo il terremoto del 14 aprile

La Uto yagura, Importante Proprietà Culturale e, alla sua
sinistra, la tamon yagura andata distrutta durante il terremoto
Altre strutture sono state meno fortunate: la tamon yagura 多聞櫓 che costituiva l'accesso alla torre di Uto (Uto yagura 宇土櫓), per esempio, si è ripiegata su se stessa come un castello di carte.

La Uto yagura e i resti della sua tamon yagura
Del nagabei (長塀, letteralmente "muro lungo") che fiancheggia il fiume Tsuboi e delle jūhachikan yagura nord ed est (kita jūhachikan yagura 北十八間櫓 e higashi jūhachikan yagura 東十八間櫓) non restano che detriti.

Ciò che resta delle Kita e Higashi Jühachikan yagura e
, a destra, della Gokan yagura
Il maltempo che ha colpito la città nelle settimane successive ha provocato altri crolli.
Ora la priorità è mettere in sicurezza ciò che si è salvato, ma già si pensa a ricostruire anche ciò che è andato perduto.
Non sarà facile, perché bisognerà per prima cosa ricostruire gli ishigaki 石垣, le mura in pietra, e per farlo sarà necessario spostare gli edifici (come è avvenuto, per esempio, al castello di Hirosaki). I lavori richiederanno molti anni e somme di denaro che non sarà facile trovare, anche se già molti castelli "rivali" come Okayama, Nagoya e il famoso Himeji si sono attivati, avviando raccolte di donazioni tra i loro visitatori.

Una nota interessante è che sarà possibile mantenere lo status di Importanti Proprietà Culturali per le strutture ricostruite. La legge giapponese prevede infatti che, se il materiale utilizzato sarà quello originario e verranno impiegate tecniche di costruzione storicamente accurate, anche l'edificio non perderà il suo valore culturale e storico. Questo implica che anche i lavori di rimozione dei detriti dovranno venire eseguiti con attenzione, allungando ancora di più i tempi per la riapertura al pubblico di questa magnifica fortificazione.


Alcuni articoli che ho consultato prima di scrivere questo post:
Yomiuri Shinbun- il video dei danni fatto tramite drone (in giapponese)
The Japan news - un articolo sui danni subiti dal castello (in inglese)
Asahi shinbun - la raccolta fondi promossa dai castelli rivali (in inglese)
The guam daily post - una foto della Uto yagura e della sua tamon yagura (in inglese)
Nikkei - altre foto dei danni subiti dal castello di Kumamoto (in giapponese)

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