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Castello di Hiroshima, ricostruzione della taiko yagura (a sinistra) e di una tamon yagura. |
Oggi continueremo a parlare di yagura, imparando quali funzioni svolgevano (ne avevano moltissime!) e anche un certo numero di parole giapponesi.
Questo perché, quando parliamo delle torri di un castello giapponese, spesso il nome con cui sono indicate viene lasciato in originale, sì anche quando la descrizione è in un'altra lingua. Abbiamo già visto il caso delle direzioni, oggi vedremo quello in cui il nome indica il ruolo della yagura.
Le torri di avvistamento in generale sono chiamate monomi yagura 物見櫓, dove mono indica le "cose" e mi è il verbo miru, "vedere". Le monomi yagura avevano due o tre livelli e venivano utilizzate per tenere sotto controllo i dintorni della fortezza, ma anche il suo interno.
In particolare, le hinomi yagura 火の見櫓 erano appositamente pensate per controllare gli incendi: là dove ogni edificio è costruito in legno, poter avvistare tempestivamente un incendio e seguirne il propagarsi era di vitale importanza.
Tipologie particolari di monomi yagura, tipiche dei castelli sorti in prossimità del mare, sono le tsukimi yagura 着見櫓 - preposte al controllo delle navi (il vebo tsuku 着くsignifica "arrivare") - e le shiomi yagura 潮見櫓 che seguivano le maree (shio 潮).
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Ninomaru Sumiyagura, castello di Odawara. Torre d'angolo dalla forma particolare, situata nel secondo cortile. Era utilizzata come deposito per le armi. |
Ecco allora che abbiamo le teppo yagura 鉄砲櫓 (per i fucili), le yumi yagura 弓櫓 (per gli archi), le yari yagura 槍櫓 (lance), le enshō yagura 炎症櫓 (polvere da sparo), le hata yagura 旗櫓 (bandiere), le yoroi yagura 鎧 (armature) e così via.
Per quanto riguarda le vettovaglie, i nomi delle varie yagura ci danno un'idea di ciò che veniva tenuto da parte per gli assedi: riso secco (hoshi ii yagura 干し飯櫓), sale (shio yagura 塩櫓), vari tipi di alghe (arame yagura 荒布櫓)...
Ikaku yagura, castello di Himeji. Una ido yagura situata all'esterno del tenshumaru |
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Taiko, castello di Matsue. |
Il taiko è il tamburo giapponese: veniva suonato per segnare le ore, ma anche per dare l'allarme o per radunare le truppe. Più rare, le kane yagura avevano funzione simile, ma lo strumento al loro interno era la campana, kane, che normalmente troviamo nei templi buddhisti.
Famose e particolari sono le tsukimi yagura 月見櫓 in cui il signore del castello si ritirava nelle sere limpide per ammirare la luna. A differenza delle strutture tipicamente difensive, le tsukimi yagura erano progettate pensando alla comodità e alla raffinatezza, più che alla battaglia. L'interno richiamava lo stile shoin 書院, tipico delle abitazioni, il pavimento era coperto da tatami su cui il daimyō poteva sedersi a bere saké e le pareti - almeno sui due lati che guardavano il cortile interno - potevano essere completamente rimosse per permettere al signore di spaziare con la vista sul cielo, senza impedimenti.
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Castello di Matsumoto. A sinistra, con la ringhiera rossa, la tsukimi yagura. A destra si può riconoscere una tsukeyagura. L'ingresso al tenshu si trova tra protetto tra la tsuke yagura e il tenshu. |
Altri nomi con cui potrete sentir chiamare le yagura sono tsuke yagura, watari yagura e sumi yagura.
Le tsuke yagura 付櫓 (dal verbo tsukeru 付ける "legare") sono le torri connesse al tenshu 天守. Un tenshu poteva averne da una (come nel caso di Matsue in cui costituisce anche l'ingresso vero e proprio al mastio) a tre, come ad Himeji, dove formano con il tenshu un quadrilatero, l'ultimo baluardo difensivo del castello, il tenshumaru 天守丸.
Castello di Hiroshima, ricostruzione di una watari yagura. |
Infine, le torri d'angolo, erano chiamate sumi yagura 隅櫓 e come nei castelli occidentali occupavano il punto più vantaggioso da cui osservare l'incedere del nemico lungo tutto il perimetro: l'angolo (sumi) delle mura.
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