mercoledì 17 febbraio 2016

A difesa delle mura: le yagura

Nijū yagura - castello di Edo

Quando pensiamo a un castello, ci aspettiamo che sia fornito della sua bella serie di torri e in questo i castelli giapponesi non ci deludono. Infatti il loro perimetro è occupato, oltre che dal tenshu 天守 e dalle abitazioni, anche da una serie di edifici minori, a uno o più piani, chiamati yagura 櫓.



Ricostruzione di una monomi yagura 物見櫓 (torre di avvistamento)
Parco Archeologico di Yoshinogari (Saga)
Le prime yagura erano poco più che impalcature in legno, come quelle che i ricercatori hanno
ricostruito nel sito archeologico di Yoshinogari (prefettura di Saga), e venivano utilizzate per osservare oltre il recinto e come punto privilegiato per attaccare i nemici con gli archi.

Con il tempo queste torri si sono evolute, sono state rese più solide, protette da mura e adibite a una grande varietà di funzioni: nel medioevo non erano più solo torri di avvistamento o strutture in cui ripararsi per attaccare il nemico, ma venivano usate come magazzini (per le armi o per il cibo), alloggi per le truppe, proteggevano i pozzi, vi era custodito il taiko 太鼓, il tamburo giapponese che scandiva le ore, o  ancora, il signore del castello vi si ritirava per osservare la luna.

Le yagura 櫓 possono essere classificate in tre stili: a uno, due o tre livelli.

Le yagura a tre livelli (sanjū yagura 三重櫓) sono quelle di dimensioni maggiori, nonché le più rare. Le incontriamo quasi esclusivamente nei castelli più grandi come Edo, Ōsaka o Himeji. Queste torri possono essere considerate delle versioni in miniatura del tenshu con cui hanno alcuni elementi in comune. Come la tipologia costruttiva che può essere bōrōgata 望楼型 (ovvero un edificio a due piani sormontato da un edificio di dimensioni minori) o sōtōgata 層塔型 (ovvero a edificio unico con piani che vanno scalando in dimensioni). Inoltre, all'interno potevano avere più piani rispetto a quelli identificabili dall'esterno, generalmente cinque.

Le sanjū yagura avevano anche un ruolo particolare, ovvero quello di sostituti del tenshu in quei castelli che ne erano rimasti privi o che non lo avevano mai avuto*. Ciò avveniva soprattutto nel Giappone orientale dove venivano chiamate Gosankai Yagura 御三階櫓, ovvero "Nobili Torri a Tre Piani".

Le yagura a due livelli (nijū yagura 二重櫓) rappresentano il modello base di yagura e sono le più numerose. Meno alte delle loro sorelle a tre livelli, sono comunque soprattutto torri di osservazione. ma possono avere ruoli e forme molto diverse. Spesso costruite sugli angoli di una cinta muraria (sumi yagura 隅櫓, torri d'angolo), le loro dimensioni tipiche erano di 8 x 10 metri quadrati.

Una tamon yagura e, all'estremità di destra, una sumi yagura a due piani.
Castello di Hikone
Le yagura a un livello o semplici (hira  yagura 平櫓) sono quelle più basse, che non possono avere il ruolo di torri di avvistamento e generalmente si trovano nei cortili più esterni del castello, dove non c'era un muro (dobei 土塀) e dove era necessario rinforzare le difese.
Una tipologia particolare di hira yagura sono le tamon yagura 多聞櫓, ovvero basse strutture che corrono lungo lo ishigaki 石垣, sostituendosi di fatto alla cinta muraria. Il loro nome sembra derivare dal castello di Tamon dove furono utilizzate per la prima volta.
Secondo i documenti dell'epoca, il castello di Ōsaka aveva una tamon yagura lunga 1720 m. (oggi ne rimangono appena 56 m.)



* Soprattutto in periodo Edo (1600 - 1868) il bakufu, ovvero il governo, aveva regole molto severe sulla costruzione e sul restauro dei castelli e non concedeva facilmente il permesso di edificare nuovi castelli, in particolare a quei signori feudali (i daimyō) che in passato erano stati rivali dei Tokugawa. Così, quando un tenshu subiva dei danni o veniva distrutto (da un incendio, per esempio), il castello ne rimaneva privo.




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