Per rendere la parola tenshu in giapponese, nel corso dei secoli sono stati usati molti kanji diversi: 天主・天守・殿主・殿守. A ognuno di questi composti è possibile attribuire sfumature di significato differenti.
I kanji che vengono usati attualmente sono ten 天 e shu 守 che significano rispettivamente "cielo" e "proteggere".
天 in cinese e giapponese ha anche il significato traslato di "regno", "mondo". Quindi 天守 può essere il "protettore del cielo" o "protettore del mondo".
Lo stesso carattere compare infatti in termini come tenka 天下- letteralmente "le cose sotto il cielo", ovvero il mondo o il Paese intero; tenkabito 天下人 - termine che indica colui che ha unificato il paese (i tre grandi tenkabito, unificatori del Giappone, sono Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu); tennou 天皇 - l'imperatore del Giappone.
Questi due kanji sono spesso accompagnati anche dalla parola kaku 閣 che designa un edificio a più piani, come è appunto il tenshukaku 天守閣.
Uno dei primi a usare il termine tenshu è stato Oda Nobunaga che, nei suoi diari, usa i kanji 天 e 主. Questi due caratteri, fino al periodo Meiji e Taisho, erano usati anche per indicare il Dio cristiano e il termine tenshukyou 天主教 indica il cattolicesimo romano, che i missionari gesuiti avevano introdotto in Giappone all'inizio del "secolo cristiano" (1549-1639), dunque nello stesso periodo in cui Nobunaga stava salendo al potere.
Quando si parla del tenshu del castello di Azuchi, si è soliti usare questi due kanji (安土城天主), invece di quelli che vengono usati per tutti gli altri esempi.
Un'altro kanji utilizzato per ten è 殿 e può essere letto anche dono. Dono è il signore di un feudo, nonché l'appellativo utilizzato per rivolgersi a una persona importante (es: Odadono - Il Signor Oda). Nella lettura ten, che compare nel composto goten 御殿, indica anche la residenza del signore feudale.
Quindi 殿守 può essere il "protettore del signore" del feudo o della sua dimora.
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